1967
Sollecitato dai piloti Ignazio Giunti, Nanni Galli e Geki Russo, il Mastro Calzolaio di Cefalù, Francesco Liberto realizza il primissimo paio di scarpe ideate e concepite per le competizioni automobilistiche.
Il primissimo prototipo si rivelerà in realtà un fallimento: al fine di conferire alla scarpa la massima morbidezza, il nostro Ciccio sceglierà di non utilizzare alcuna cucitura, affidandosi solo alla colla per saldare le varie parti fra loro. Purtroppo bisognava fare i conti con alte temperature che si sviluppano nell'abitacolo dell'Alfa 33. E così, nel suo macinare chilometri sulle Madonie in vista della Targa Florio, Giunti si ritrovò presto a guidare con delle scarpe scollate in più punti. Aneddoto a parte, da allora le creazioni di Ciccio (regolarmente cucite e non più incollate, come esperienza insegna...) sono diventate le calzature preferite dei più celebri assi del volante.
Una delle primissime paia di Scarpe firmate Ciccio per il pilota Nanni Galli
1968
Fra i tanti piloti giunti in Sicilia per disputare la Targa Florio, ce n'é uno in particolare che ha bisogno delle scarpe da corsa su misura firmate Ciccio: Vic Elford. Il pilota inglese ha infatti subìto l'amputazione dell'alluce del piede destro quale conseguenza di un vecchio incidente. Francesco Liberto, pur oberato di lavoro, di fronte a quella menomazione sente il dovere morale di accontentare il pilota della Porsche. Realizza così un paio di scarpe che passeranno alla storia, approntando un sinistro taglia 44 e un destro taglia 42 ma con pianta del piede 44. Uno sforzo artigianale notevole, per di più realizzato in un lasso di tempo brevissimo, ma che sarà ripagato alla grande: l'indomani infatti Vic Elford trionfa in coppia con Umberto Maglioli alla Targa Florio, regalando al Maestro di Cefalù la prima di una serie di grandi soddisfazioni. Una vittoria leggendaria anche per la storia della Targa, visto che Vic negli ultimi giri riuscì a colmare un gap di oltre 20 minuti alla coppia Giunti-Galli, tanto da meritare uno spazio speciale all'interno del Museo Porsche a Stoccarda.
Vic Elford osserva le sue Racing Shoes esposte al museo Porsche di Stoccarda
1976
Mentre la stella della Targa Florio sembra ormai avviata verso un triste quanto inevitabile viale del tramonto (nell'impossibilità di adeguare i 72 km delle Madonie ai sempre più severi standard in fatto di sicurezza), la crescente popolarità di Ciccio conosce un'inattesa quanto clamorosa conferma: una telefonata ricevuta direttamente da Maranello gli vale l'investitura al ruolo di fornitore ufficiale della Ferrari per i piloti Niki Lauda, Clay Regazzoni e Carlos Reutemann. L'anno seguente Niki Lauda diventa campione del mondo indossando le ormai famosissime Racing Shoes firmate Ciccio di Cefalù. E' la definitiva consacrazione: a fine stagione, con una pubblicazione ufficiale con dedica personalizzata, Enzo Ferrari in persona include Ciccio nei ringraziamenti assieme a tutti i partner tecnici che hanno contribuito al successo della casa del Cavallino
1997
In occasione del 40° anniversario della Casa di Maranello, nel corso della manifestazione "Tutte le Ferrari in Sicilia" il corteo delle Rosse rende omaggio al Maestro facendo tappa a Cefalù, proprio di fronte al suo negozio di calzature, sul lungomare della splendida città normanna. In quella occasione, Antonio Ghini, l'allora direttore della comunicazione della Ferrari, e i responsabili di Maranello gli consegnano un dono alquanto singolare: un pistone originale proveniente dal motore V12 della Ferrari F.1 usata da Michael Schumacher nel corso della stagione 1997.
Il responsabile delle PR Ferrari, Antonio Ghini, rende omaggio a Ciccio di Cefalù
Oggi le Ciccio Racing Shoes sono più che mai ricercatissime, perché rappresentano ormai uno status symbol, l'espressione di un modo di essere, l'icona di quel motorismo sano, duro e puro, che forse non esiste più ma che molti amano e rimpiangono. Ora come allora sono realizzate personalmente da Ciccio Liberto, interamente a mano, "su misura", utilizzando esclusivamente pellami di primissima scelta e dietro precisa richiesta da parte della sua affezionata clientela.
Sono disponibili in due diversi modelli: le classiche polacchine "Racing", e lo stivaletto alto. Si possono ordinare in qualsiasi colore o abbinando due o più colori, sia in fior di pelle che in nabuk.
E per i più esigenti è possibile richiedere una serigrafia personalizzata, per rendere il proprio paio di scarpe assolutamente unico ed esclusivo. con un disegno a scelta (in questo caso il modello da utilizzare è lo stivaletto alto, visto che si presta di più alla personalizzazione).
Per ordinare basta contattare Ciccio via email e inviare l'impronta dei piedi su un foglio di carta. Unico consiglio: assicurarsi di utilizzare la penna in modo verticale e perpendicolare al foglio...
Tempi di creazione: 8 giorni lavorativi per un paio normale, che possono diventare fino a 30 giorni in caso di personalizzazione con serigrafia, che viene effettuata a Milano presso lo Studio Cheli, scenografi dell'Accademia di Brera.
Per i tutti i dettagli si prega di contattare Ciccio via email:
cicciodicefalu@gmail.com
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IL CALZOLAIO DEI CAMPIONI



